I fatti sono noti e hanno scatenato una marea di polemiche. L'assessorato regionale al turismo ha assegnato i contributi per gli eventi con una procedura cosiddetta a sportello. Cioè i soldi vanno a chi riesce a chiederli prima degli altri fino a che finiscono. Non vale il merito, non vale la serietà dell'iniziativa, non vale nulla se non la velocità del clic. Alla Regione non si sono inventati niente, è una procedura ormai molto usata dal governo per assegnare fondi senza istruttoria. Pensate che per vincere queste gare ci si affida a dei nuovi e ben pagati professionisti, reclutati online con delle simulazioni che dimostrino la loro velocità di clic. Sono quelli che riescono a prendersi il contributo per il monopattino o vincere la corsa alla Playstation 5 fra migliaia di cliccatori. Il merito è stato definitivamente abolito e le cose si conquistano in ordine d'arrivo, come in una corsa ciclistica, anche quando sarebbe importante una valutazione di qualità. Il clic day però non si può applicare a tutto perché è maledettamente ingiusto che un sistema nato per sveltire le file nelle gare al superfluo venga utilizzato anche per le cose serie. E di certo non vale la giustificazione che, siccome sono tutti in smart working, è mancato il tempo per preparare il bando e valutare le richieste. Ma a casa non si doveva anche lavorare?

BEPI ANZIANI
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