L e immagini che arrivano dalla Nuova Zelanda oltre alle imprese di Luna Rossa ci mostrano scene di una vita che a noi già pare d'altri tempi. Folla fra i moli, nessuna mascherina a coprire nasi e bocche. In più le cronache annunciano che gli Australian Open di tennis avranno 30mila spettatori al giorno.Tra poco sarà un anno che la nostra vita è sospesa. Un anno in cui i limiti imposti dalle norme anti covid hanno cambiato le nostre abitudini e abbattuto le nostre libertà. Un anno di tira e molla che certifica una mezza sconfitta Non solo non siamo diventati migliori ma ci siamo accaniti gli uni contro gli altri. I toni utilizzati sui social sono la prova di un imbarbarimento del dialogo fatto ormai più di offese che di opinioni costruttive. Fatto di bianchi e di neri, di prendere o lasciare, di o con me o contro di me, di Conte e di Renzi. Gli esempi negativi nascono nella vita reale dove i teatrini della politica non insegnano etica, dove per fare Sanremo si cerca di superare ogni regola, dove è difficile rinnovare un documento, dove la fila alle poste o in banca si fa per la strada, dove i teatri, i cinema, i musei, i ristoranti e i bar aprono e chiudono senza un senso. Dove soprattutto non si vede una via veloce d'uscita perché la campagna di vaccinazione è troppo lenta e già si parla di un futuro ancora a lungo blindato. Oggi tornano a scuola un po' di ragazzi. Un segnale di speranza nel regno della confusione.

BEPI ANZIANI
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