N onostante le vite di tutti noi siano sospese da quasi un anno molti non hanno ancora capito che per uscire dai guai il più presto possibile sarebbe meglio evitare di remare controcorrente. Non è questione di dare campo libero agli autoritarismi, non è per rinunciare alle proprie idee politiche e nemmeno per celebrare i successi del governo ma semplicemente di opportunità. Da ieri sono cominciate le vaccinazioni contro il Covid-19. In Italia ne sono arrivate meno di diecimila dosi, il quantitativo più basso, secondo alcune fonti, fra quelli destinati ai paesi europei dalla Pfizer. Molti hanno bollato come inutile sceneggiata governativa le modalità di consegna del vaccino alle diverse Regioni, addirittura l'impiego di un aereo per portare in Sardegna appena 180 dosi. Non voglio giudicare se era necessaria questa spettacolarizzazione. Però penso che, vista la diffidenza tangibile con la quale questo vaccino viene accolto dall'opinione pubblica, è giusto fare di tutto per convincere i riottosi. Evitando di dare troppo risalto a negazionisti o no Vax in crisi di notorietà alla Heather Parisi, contrapponendo le loro deboli considerazioni a quelle di illustri scienziati. Perché, pur giustificando comprensibili paure, vaccinarsi non è solo il modo migliore per proteggere sé stessi ma è soprattutto un dovere nei confronti del prossimo, a partire dai nostri genitori e dai nostri figli.

BEPI ANZIANI
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