Da qualche settimana è venuta fuori la notizia della sua relazione con Alessandro Cecchi Paone, e da quel momento per Simone Antolini, 23 anni, marchigiano e studente di Scienze Giuridiche, è stato “il finimondo”.

Lo racconta al Corriere della Sera: "Sono giovane e molto sensibile. Vicini, persone che vedo tutti i giorni, hanno scritto cose orribili, che mi hanno fatto male”. Fino a qualche giorno fa “ero amato da tutti, credo apprezzato come ragazzo grazioso e gentile, di punto in bianco mi sono trovato a fare i conti con gente passata dallo stimarmi allo schifarmi. Uno mi ha chiesto: almeno, ti paga bene?”. 

Cattiverie a parte, che comunque lo hanno costretto per il momento a sparire dai social, la storia con il giornalista e divulgatore scientifico, 60 anni, funziona: “Gli ho scritto su Instagram. Uscivo dalla mia prima relazione omosessuale. In precedenza, avevo avuto una fidanzata per quattro anni e avevo molti dubbi. Guardando la tv in pandemia, avevo scoperto che Alessandro aveva avuto una moglie. La similitudine di esperienze mi ha spinto a seguirlo sui social. Ci siamo scritti. Sono andato a conoscerlo a Rimini. Abbiamo cominciato a parlare tantissimo. Era aprile. Ho trovato in lui una persona che mi capisce, mi protegge”.

Quanto alla differenza d’età, “Alessandro mi fa stare bene ed è quello che importa. Sono totalmente perso di lui. Da quando è entrato nella mia vita, mi sento sicuro di quello che sono, ha risvegliato in me l’interesse per arte, scienza, storia. Posso ascoltarlo per ore e questo mi ha spinto a concentrarmi il doppio sullo studio. Ha aggiunto alla mia vita la voglia di essere migliore. Lui dice che, con me, sta ringiovanendo”.

(Unioneonline/D)

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