«Il matrimonio è in salute e malattia, penso di essere stata sempre abbastanza in salute poi quando è arrivata la malattia, perchè la depressione lo è, una brutta malattia, non hanno saputo farlo, non hanno saputo accompagnarmi, mi sono sentita sola, tradita sia letteralmente che nella fiducia».

Così Belen Rodriguez ha raccontato, ospite di Mara Venier a Domenica In, su Raiuno, la crisi esistenziale che ha vissuto negli anni scorsi. Una crisi, ha spiegato, iniziata con la fine della sua relazione con Stefano De Martino.

«Il nostro rapporto – ha spiegato la showgirl – non è finito per un tradimento, ma è iniziato con un tradimento e ne sono sicura. Ho chiacchierato anche con le diverse signorine, che hanno ammesso subito tutto... tutte quante. Una decina. Sono arrivata a dodici poi ho smesso di chiamare. Io avevo il sesto senso», ha confidato Belen.

Poi il racconto si fa più cupo: «Dopo tutto questo è arrivata la depressione. Ho iniziato a non respirare più, ora peso 57 chili, ero arrivata a pesare 49 chili. Non mi alzavo più, non aprivo le finestre. Aprirle non è stato facile, in una stanza con tanti pianti, tante delusioni ma la luce piano piano è tornata. All’inizio – ha proseguito, parlando ancora di De Martino –  stavamo assieme ma lui lavorava a Napoli. Non ha saputo essere un marito. Io se ti vedo cadere ti prendo la mano e ti aiuto a rialzarti. Per me non mi amava».

E ancora, ha raccontato Belen: «Sono finita in una clinica, mi sono autoconsegnata perché non riuscivo più ad aumentare di peso. Mi sono guardata e mi sono detta: stai morendo. In un momento di lucidità mi sono accorta, la depressione non te lo fa vedere. Ho cancellato delle mie foto da Instagram perché non me ne sono resa conto».

Ma, per fortuna, le cose sono migliorate. «Sono una capocciona e ora vedo il mio futuro radioso, luminoso, pieno di consapevolezza», ha assicurato la Rodriguez, che non ha mancato di parlare del suo nuovo fidanzato, Elio Lorenzoni.

«Eravamo amici – ha spiegato - ci conoscevamo da dodici anni, ma era tanto perbene e non riconoscevo l’amore nel suo essere così perbene. Oggi ho una persona perbene accanto e non mi sembra vero».

(Unioneonline/l.f.)

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