Turisti pochi, immondizia tanta.

Questo è lo scenario che si presenta a chi volesse visitare la casa di Giuseppe Garibaldi a Caprera. L’ingresso della tenuta del Generale dista poche decine di metri da un piccolo spiazzo adibito a parcheggio dove i rifiuti sono sparsi dappertutto. Un raccoglitore, lasciato lì chissà da quanto tempo, è straripante di bottiglie in plastica e vetro, latine, carta e poco più in là, anche in mezzo alla vegetazione, lo spettacolo dei rifiuti e disarmante.

Davanti alla struttura in legno che ospitava un bar e rivendita di souvenir, qualcuno ha lasciato delle ciotole maleodoranti usate presumibilmente per rifocillare una colonia di gatti. Sul retro dell’ex bar le porte dei bagni sono aperte e l’ingresso dei maleducati, nonostante siano fuori uso, assicura un odore nauseabondo di escrementi umani.

Gianluigi Deidda

***

Dal canto proprio, l'ufficio stampa della direzione regionale di Musei di Sardegna, precisa:

"Quello indicato nel pezzo... è lo spiazzo che precede il viale che porta alla casa di Garibaldi non di pertinenza del museo. È una segnalazione che riguarda la raccolta dei rifiuti che evidentemente il Comune effettua in maniera poco funzionale rispetto ai fruitori delle aree circostanti. Il Compendio garibaldino viene quotidianamente ripulito e custodito nelle modalità più corrette per renderlo fruibile ai numerosi visitatori nel rispetto delle regole".
© Riproduzione riservata