Cinque giorni di camera di consiglio, dopo 10 mesi di udienze, per stabilire le condanne e le assoluzioni: è il 20 dicembre 1982 quando, nell'aula allestita alla palestra di Monte Mixi, i giudici della corte d'Assise di Cagliari emettono la loro sentenza nei confronti della Superanonima: 62 le condanne (nessuna all'ergastolo, ma con pene che vanno da un minimo di un anno e mezzo ai 30 anni) per un totale di 1240 anni di carcere nei confronti dei 92 imputati, 30 le assoluzioni.

Le accuse sono: due omicidi, otto sequestri, tre tentati rapimenti.

Fra tanti, ci sono i casi del sequestro di Luca Locci, di Pupo Troffa e Pietrino Cicalò, gli omicidi di Giancarlo Bussi e di un pastore eliminato perché ritenuto un testimone scomodo.

Il processo fa registrare una serie di record: non solo la più lunga camera di consiglio, ma anche la più lunga requisitoria (Ettore Angioni, il pm, parla per otto udienze), e le spese più alte (servono 20 milioni di lire per una copia completa degli atti).

(Unioneonline/s.s.)

Dicembre

Novembre

Ottobre

Settembre

Agosto

Luglio

Giugno

Maggio

Aprile

Marzo

Febbraio
© Riproduzione riservata