È il 12 dicembre del 1958 quando Isabella Banchiero, rivenditrice di abiti usati di Is Mirrionis (Cagliari), viene baciata dalla fortuna (almeno così sembra...). La donna, 32 anni, madre di quattro bambini, sposata con un invalido di guerra, trova in un paio di pantaloni un assegno da un milione di dollari (pari a circa 650 milioni di vecchie lire), emesso a New York da un certo signor John Beresford Tipton a favore del signor Kathyn Moses, sulla Chase Manhattan Bank, una delle più grandi banche americane di quel tempo.

Per un attimo si fa strada la possibilità, anche se esile, che l'assegno possa essere riscosso da chi l'ha trovato. "Sono venuti in molti a farmi gli auguri - racconta la donna -, ma auguri a quale titolo? Per adesso il favoloso assegno è soltanto un pezzo di carta. Un miraggio".

E infatti il giorno dopo, a tarda sera, il sogno è già svanito. Il firmatario dell'assegno è soltanto un personaggio immaginario della trasmissione televisiva "Il Milionario". Beresford è un filantropo pieno di soldi che ogni settimana consegna a una persona meritevole, anch'essa immaginaria, un assegno. Insomma, è tutta una finzione scenica, solo la banca è reale.

La società televisiva artefice dello "smarrimento" decide alla fine di inviare centomila lire alla signora cagliaritana: "Non mi ero mai fatta troppe illusioni - dirà la 32enne al giornalista de L'Unione Sarda -, perché quanto più una cifra sale, più si avvicina al regno della fantasia".

(Redazione Online/s.a.)

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