Il 26 marzo 1968 viene catturato alle porte di Orgosolo Graziano Mesina, il più temuto bandito sardo.

Sorpreso in compagnia di un giovane orgolese a bordo di una 850 color crema, tenta la fuga lungo la strada che conduce a Mamoiada, ma viene circondato da numerosi agenti che, col "mitra spianato", mettono fine alla sua fuga.

Mesina ha con sé numerose armi, ma si fa catturare senza usarle.

Inizia per lui un lungo periodo di detenzione, fra tentativi - riusciti e non - di evasione.

Nel 1992 ottiene la libertà condizionale e interviene in qualità di mediatore nella vicenda del sequestro del piccolo Farouk Kassam.

Un anno dopo, in seguito al ritrovamento di un arsenale da guerra nel suo caseggiato in provincia di Asti, viene nuovamente arrestato.

Il Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi gli concede la grazia nel 2004.

Ma Mesina torna in cella nel 2013, a 71 anni: arrestato a Orgosolo perché secondo gli inquirenti stava progettando un rapimento. E' inoltre ritenuto dalla Dda di Cagliari capo di un'organizzazione dedita a traffico di stupefacenti, furti e rapine.

Condannato a 30 anni nel 2016, verrà scarcerato nel giugno 2019 per decorrenza dei termini.

(Unioneonline/L)

Marzo 2020

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