Iniziava esattamente un anno fa la protesta silenziosa di Greta Thunberg, all'epoca 15enne, contro il cambiamento climatico.

L'attivista svedese, che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni del 9 settembre. Si piazzava davanti al Parlamento con un cartello: "Sciopero della scuola per il clima".

Dopo le elezioni ha continuato a manifestare ogni venerdì, dando così vita al movimento studentesco internazionale "Friday for future".

La decisione della ragazzina - affetta da sindrome di Asperger - è nata dopo l'eccezionale ondata di calore e i tanti incendi boschivi che hanno colpito la Svezia durante la scorsa estate.

Greta chiede al governo svedese e a tutti i big del pianeta di ridurre le emissioni di anidride carbonica, rispettando gli accordi di Parigi sul clima, e di intraprendere azioni forti per contrastare il cambiamento climatico e l'inquinamento.

La sua vita è un esempio di sostenibilità: vegana, non usa mai l'aereo, e anche quando c'è da attraversare un Oceano predilige barche a emissioni zero.

Tante le manifestazioni, in tutto il mondo, a cui ha fatto da madrina.

Ha incontrato capi di Stato e di governo, istituzioni importanti come Christine Lagarde e Jean Claude Juncker. Persino Papa Francesco.

Il 25 gennaio scorso è intervenuta al Forum economico mondiale di Davos, con un discorso durissimo volto a far comprendere il panico che dovrebbero scatenare i cambiamenti climatici. Il 15 marzo si è tenuto lo sciopero mondiale per il futuro: milioni di giovani hanno manifestato in oltre 100 paesi, lei era nella sua Stoccolma.

Il 16 aprile altro intervento, alla commissione Ambiente del Parlamento europeo, dove ha invitato i politici a prendere decisioni nette e rapide per contrastare il cambiamento climatico. Il giorno dopo ha partecipato all'udienza generale di Papa Francesco a Roma, e ha avuto anche un breve scambio di battute con il Santo Padre.

(Unioneonline/L)

Agosto 2019

Luglio 2019
© Riproduzione riservata