Basilica di Bonaria gremita per l'ultimo saluto ad Emanuele Sanna, ex presidente del Consiglio regionale, parlamentare ed ex assessore alla Sanità della Sardegna. Ma soprattutto, per oltre trent'anni, una figura di spicco della sinistra sarda, dai tempi del Pci al Pd passando per i Ds. A salutarlo c'erano tutti i principali esponenti del monto politico degli ultimi decenni senza distinzione di colore. Dai compagni di battaglia della sinistra e del centrosinistra ai vecchi "rivali" della Dc degli anni Ottanta. A rendergli omaggio c'erano, tra gli altri, la presidente del consiglio regionale Claudia Lombardo e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Ma erano presenti anche personaggi non legati alla politica come Rossella Urru, la cooperante di Samugheo, paese d'origine anche di Sanna, rapita e poi rilasciata nel Mali, accompagnata dal padre e dalla madre. E c'era anche il presidente del Cagliari Massimo Cellino. A celebrare la cerimonia è stato l'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio. "Non voglio aggiungere altro ai riconoscimenti di questi giorni delle tante persone che lo hanno conosciuto e apprezzato - ha detto nel corso dell'omelia - Un uomo che ha dedicato la sua vita all'impegno politico, ma non solto. Ecco, la sua figura deve servire di incoraggiamento a chi si vuole impegnare per il bene comune". In apertura di cerimonia ha parlato anche il parroco di Samugheo, don Alessandro Floris, che ha ricordato l'impegno di Sanna non solo nella sua professione di pediatra ma anche per la comunità locale: dal 2005 al 2010 è stato infatti sindaco del paese. Un lungo applauso ha salutato il passaggio della bara nelle scalinate della basilica prima dell'ultimo viaggio sino al cimitero di San Michele a Cagliari.
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