#AccaddeOggi: 30 giugno 1994, Maradona squalificato per doping durante i Mondiali Usa

30 giugno 2021 alle 07:01

Il 30 giugno 1994, dopo la seconda partita dei Mondiali negli Stati Uniti, Diego Armando Maradona viene squalificato per doping. Positivo all'efedrina.

In attesa del Mondiale, El Pibe de oro - che già aveva avuto problemi per via della cocaina - si era ritirato dalle competizioni di club per qualche mese. Il Mondiale inizia col botto: 4-0 alla Grecia con un gran gol di Maradona e quell'esultanza memorabile con occhi spiritati.

L'Albiceleste vince anche la seconda partita, 2-1 contro la Nigeria e ancora un'ottima prova di Maradona, l'ultima con la Nazionale. Poi arriva il controllo antidoping e la positività all'efedrina, sostanza stimolante proibita. L'Argentina priva del suo fuoriclasse esce agli ottavi, eliminata dalla Romania di Ghoerghe Hagi.

Maradona si difese dapprima affermando che la positività al test era dovuta all'ingestione di una bevanda energetica datagli dal suo dietologo e fisioterapista personale.

Poi iniziò il suo attacco alla Fifa e a Blatter. Maradona gli disse che la Fifa gli aveva garantito l'immunità ai controlli antidoping, pur di averlo ai Mondiali. Tuttavia, in seguito di fronte alle critiche di Maradona nei confronti della stessa Fifa, quest'ultima decise di fermarlo non mantenendo le promesse di immunità. Versione questa, sempre smentita dalla Fifa.

(Unioneonline/L)