#AccaddeOggi: 24 ottobre 1970, Salvador Allende eletto presidente del Cile

24 ottobre 2022 alle 07:01

Il 24 ottobre 1970 la vittoria alle presidenziali cilene di Salvador Allende, primo leader dichiaratamente marxista eletto democraticamente alla carica di presidente nelle Americhe.

Uno dei pochi rivoluzionari non violenti, vicino a Mosca e ad altri leader socialisti e comunisti del Sud America come Fidel Castro.

Da subito inviso agli Usa non solo per la vicinanza alla Russia, anche per le nazionalizzazioni che toccavano gli interessi americani in Cile. Tanto che la Cia fece forti pressioni sui democristiani affinché non ne ratificassero l'elezione.

Molto attento alle politiche sociali e ai diritti delle donne, il governo Allende non ebbe facili rapporti con il Congresso cileno.

Fu deposto con l'uso della forza l'11 settembre 1973 tramite un golpe dell'esercito guidato Augusto Pinochet e appoggiato dalla Cia e dall'amministrazione Usa di Richard Nixon, che già si era impegnata ad indebolirne la stabilità tramite diverse operazioni di boicottaggio economico (non tutte legali).

A seguito del golpe il leader degli insorti, il genrale Pinochet, instaurò una dittatura militare che interruppe un lungo periodo di governi democratici che si erano susseguiti nel Paese. 

Allende morì durante l'assedio e la presa del Palazzo presidenziale. Le circostanze della morte rimasero a lungo oscure, poi si parlò di un suicidio. Nel suo ultimo discorso alla radio disse: "È possibile che ci annientino, ma il domani apparterrà al popolo, apparterrà ai lavoratori. L'umanità avanza verso la conquista di una vita migliore. Lavoratori della mia Patria, ho fede nel Cile e nel suo destino. Altri uomini supereranno questo momento grigio e amaro in cui il tradimento pretende di imporsi. Sappiate che, più prima che poi, si apriranno di nuovo i grandi viali per i quali passerà l'uomo libero, per costruire una società migliore".

(Unioneonline/L)