#AccaddeOggi: 17 gennaio 1942, nasce Muhammad Alì

17 gennaio 2022 alle 07:01

Esattamente 80 anni fa nasceva a Louisville, in Kentucky, Cassius Marcellus Clay Jr. Diventerà noto come Muhammad Alì e sarà uno dei più grandi pugili di tutti i tempi.

Ha appena 11 anni quando, subito il furto di una bicicletta, un poliziotto vedendolo arrabbiato gli suggerisce di cominciare a fare boxe. Negli anni '60 i primi grandi successi: l'oro olimpico nel '60 e nel '64, il titolo mondiale dei pesi massimi con la vittoria su Sonny Liston, quando ha poco più di vent'anni. 

Il giorno successivo alla conquista del titolo conferma la sua adesione all'Islam e cambia nome in Muhammad Alì. Diventa anche uno strenuo difensore dei diritti civili degli afroamericani. Il suo "no" ad arruolarsi per una guerra che ritiene ingiusta in Vietnam è uno degli atti di disobbedienza civile che hanno scritto la storia (qualche incauto no vax oggi lo paragona a quel che è successo a Novak Djokovic in Australia). La Corte Suprema annullerà la sua condanna, ma "The Greatest" ("Il più grande", così lo chiamavano) deve restare fuori dal ring per 4 lunghi anni.

Al rientro subisce due sconfitte ma nel 1974 a Kinshasa, nello Zaire, vince l'incontro più famoso della storia della boxe, ribattezzato Rumble in the jungle: a 32 anni sconfigge a sorpresa il 25enne George Foreman, supefavorito. Lo fa resistendo a tutti i colpi del rivale, provocandolo e infine mettendolo ko.

Su 61 incontri in carriera ne ha vinti 56, 37 per ko. Solo una volta ha perso per ko.

Muhammad Alì si è sposato quattro volte, ha avuto due figli e sette figlie. E' morto il 3 giugno 2016 a 74 anni, ne aveva appena 42 e si era ritirato da poco quando gli fu diagnosticato il morbo di Parkinson.

(Unioneonline/L)