Il 16 agosto del 1995, sulla strada tra Ozieri e Chilivani, due carabinieri – Walter Frau e Ciriaco Carru - e il bandito Salvatore Antonio Giua rimangono uccisi in un conflitto a fuoco avvenuto nel primo pomeriggio. Un massacro, noto come la strage di Chilivani: i militari sono sulle tracce di un’autobetoniera rubata la notte precedente (pare da utilizzare per bloccare una strada e favorire una rapina a un furgone portavalori), ritrovata nella zona di Perde Semene con dentro diverse armi.

All'improvviso i carabinieri vengono colpiti alle spalle da colpi di kalashnikov sparati dai malviventi successivamente identificati come Graziano Palmas (che, una volta braccato si spara un colpo alla testa) e Andrea Gusinu.

Carru risponde al fuoco contro Palmas, ferendolo e uccidendo Giua. Palmas continua invece a sparare e colpisce a morte il carabiniere Carru, mentre Gusinu – poi arrestato - esplode altri colpi. Uno di questi finisce per colpire il giovane carabiniere Frau alla testa.

Pochi giorni più tardi viene arrestato il resto della banda: Salvatore Sechi di Olbia, Sebastiano Demontis di Buddusò, Sebastiano Prino di Arzachena, Cosimo Cocco di Bonacardo, Milena Ladu di Olbia.

Il 26 luglio 1997, in primo grado Gusinu, Sechi, Demontis e Prino vengono condannati all'ergastolo, Cocco a 22 anni, Ladu a 25.

(Redazione Online/m.c.)

Agosto

Luglio

Giugno

Maggio

Aprile

Marzo

Febbraio
© Riproduzione riservata