#AccaddeOggi: 15 aprile 2013, il tragico attentato alla maratona di Boston

15 aprile 2024 alle 07:01

15 aprile 2013: vicino al traguardo della storica maratona di Boston esplodono due bombe. Muoiono 3 persone (tra cui un bambino di otto anni) e sono centinaia i feriti. 

Gli ordigni erano stati piazzati in Boylston Street, una delle principali strade della città, e sono deflagrati a distanza di pochi secondi l'uno dall'altro e a circa 4 ore dalla partenza della maratona. Si trattava di due pentole a pressione da sei litri, riempite di esplosivo, chiodi, pezzi di ferro e sferette metalliche, contenute in borse nere da viaggio. 

Pochi giorni dopo, il 19 aprile, l'Fbi individuò due sospettati: Džochar Carnaev e suo fratello Tamerlan, entrambi ceceni. Tamerlan restò ucciso nel conflitto a fuoco con le forze dell'ordine (morì anche l’agente di polizia Sean Collier), mentre Džochar fu arrestato e processato.

Il giovane spiegò che lui e il fratello volevano colpire gli Stati Uniti per il loro impegno militare in Iraq e in Afghanistan e perché "cospiravano contro i musulmani".

L'8 aprile 2015 la giuria popolare dello stato del Massachusetts, dopo oltre 14 ore in camera di consiglio, ha dichiarato colpevole il ventunenne musulmano - con cittadinanza kirghiza e statunitense e discendenza cecena - di tutti i capi di accusa. Fu condannato alla pena capitale: il 31 luglio 2020 i giudici hanno annullato la sentenza poi ristabilita dalla Corte suprema degli Stati Uniti.

Della maratona parla il film Stronger, il film di David Gordon Green (con Jake Gyllenhaal e Tatiana Maslany) che racconta la storia vera di Jeff Bauman, l'operaio diventato un simbolo di speranza dopo l'attentato in cui ha perso le gambe. 

(Unioneonline/D)