Tremano le borse europee dopo la decisione del Wto, l'organizzazione mondiale per il commercio, che ha stabilito che gli Usa potranno imporre dazi agli europei per 7,5 miliardi di dollari come compensazione per gli aiuti illegali concessi al consorzio aeronautico Airbus.

Gli Stati Uniti, in base al pronunciamento, potranno dunque imporre dazi sui beni provenienti dall'Unione Europea fino a 7,5 miliardi di dollari (circa 6,8 miliardi di euro) come compensazione per gli aiuti di stato a Airbus.

Si tratta di una cifra record quella riconosciuta oggi dal Wto, e fa riferimento ad una sentenza contro l'Ue per il dossier Airbus pronunciata a maggio 2018.

Il pronunciamento odierno non chiude tuttavia il contenzioso e si prevede infatti che l'anno prossimo il Wto si pronuncerà su quanti dazi potrà imporre l'Ue contro gli Usa, che a sua volta era stata sanzionata per Boeing.

Il provvedimento potrebbe colpire una serie di prodotti tecnologici (aerei e componentistica realizzati nei quattro Paesi del consorzio Airbus: Regno Unito, Francia, Germania e Spagna), ma anche prodotti alimentari e beni di lusso, comparto che tocca anche le esportazioni italiane, sebbene il nostro paese non faccia parte del consorzio.

ALLARME COLDIRETTI - "L'Italia - spiega Coldiretti - rischia di pagare un conto di oltre un miliardo". "E a pagare il conto più salato - precisa ancora Coldiretti - rischia di essere proprio l'agroalimentare con vini, formaggi, salumi, pasta, olio extravergine di oliva, agrumi, olive, uva, marmellate, succhi di frutta, pesche e pere in scatola, acqua, superalcolici e caffè".

"In pericolo - continua la Coldiretti - sono soprattutto i formaggi per le pressioni della lobby dell'industria casearia Usa (CCFN) che ha addirittura scritto al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per chiedere di imporre dazi alle importazioni di formaggi europei al fine di favorire l'industria del falso Made in Italy che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni dal Wisconsin alla California fino allo Stato di New York".

IL PREMIER CONTE - Sul tema è intervenuto da Cagliari anche il premier Conte. "L'Italia si rende perfettamente conto - ha spiegato - che c'è una tensione commerciale a livello globale e, sicuramente, la prospettiva di questo confronto sui dazi tra Stati Uniti e Ue non può non considerare che siamo coinvolti come Unione Europea, tuttavia confidiamo di poter ricevere attenzione dal nostro tradizionale alleato su quelle che sono alcune nostre produzioni strategiche".

(Unioneonline/v.l.)
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