Tutto pronto per festeggiare il World Pizza Day, la festa mondiale della pizza.

La ricorrenza del 17 gennaio è stata istituita nel 2017, quando questa ha ricevuto il titolo ufficiale del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dal Comitato UNESCO per la Protezione Culturale Immateriale. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, nel 2022 l’Isola ha contato ben 1.519 pizzerie artigiane (con oltre 3.500 addetti): nella vecchia provincia di Cagliari sono 786, nel Nord Sardegna sono 465, a Nuoro 786 e a Oristano 75.

I dati confermano l’amore dei sardi per la pizza con un giro d’affari, nel 2021, di circa 300 milioni di euro, 410 euro per ogni nucleo familiare. La professione del pizzaiolo, anche nel 2022, si è riconfermata tra le più ricercate dal mercato e non ha risentito particolarmente la crisi del 2020, grazie alle modalità di asporto.

In Italia, ogni anno, vengono sfornati tre miliardi di pizze, per un giro d’affari di 15miliardi di euro, con le cifre in perenne crescita. Record importante ad Alghero: a livello nazionale, nel 2021, è stata la città italiana dove sono state consegnate più pizze a domicilio

Ma anche questo settore sta subendo i rincari delle materie prime, dell’energia e del costo dei trasporti. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, che ha rielaborato il risultato di una indagine UnionCamere, la farina è aumentata del 33,8% tra ottobre-novembre 2021 e ottobre-novembre di quest’anno, l’olio EVO è cresciuto del 29%, quello d’oliva del 43,6%, quello di semi vari del 16,6% e il burro del 23,5%.  

«Nonostante tutto questo, l’aumento del costo medio anche delle pizze artigianali è stato solo del 7%», afferma Marco Rau, Delegato di Confartigianato Sardegna per l’alimentare
(Unioneonline/v.f.)

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