Nel 2021 la spesa pubblica italiana supererà i mille miliardi di euro.

Secondo uno studio realizzato dalla Cgia di Mestre, per l’operatività degli uffici, i pagamenti degli stipendi dei dipendenti pubblici, le pensioni e l’erogazione di servizi di pubblica utilità (sanità, sicurezza, scuola, trasporti), lo Stato spende quasi tre miliardi di euro al giorno.

A causa della pandemia da Covid-19, che ha richiesto provvedimenti straordinari per contenere l’epidemia e aiuti a famiglie e agli operatori economici, messi in campo dai governi Conte bis e Draghi, la spesa è aumentata.

Rispetto allo scorso anno, infatti, nel 2021 le uscite complessive dello Stato sono cresciute di oltre 56 miliardi di euro (154,2 milioni al giorno in più rispetto al 2020). 

Secondo la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2021, la voce di spesa più significativa è quella relativa alle pensione, pari a 287,6 miliardi di euro. Seguono i redditi dei dipendenti pubblici con 179,4 miliardi, i consumi intermedi con 161,9 miliardi, le altre prestazioni sociali con 116,3 miliardi e le altre spese correnti con 87,6 miliardi.

Se nel computo si includono anche gli interessi sul debito pubblico (60,5 miliardi) e le spese in conto capitale (ovvero gli investimenti), che per l’anno in corso sono di 107,3 miliardi, la somma finale è pari a 1.000,7 miliardi.

I mille miliardi di spesa pubblica rappresentano un importo di oltre quattro volte superiore a quanto stanziato dall’Unione europea per i prossimi cinque anni, con i soldi messi a disposizione del nostro Paese dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ammonta a circa 235 miliardi di euro.

(Unioneonline/F)

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