Vinitaly, all’enologo Andrea Pala il “Best Under 40 del vino italiano”
Il premio, nella grande vetrina di Verona, tributato da Forbes Italia in collaborazione con Ismea, l’Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentarePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ancora un prestigioso riconoscimento per Andrea Pala, enologo originario di Luras. Al Vinitaly di Verona ha ricevuto il premio “Best Under 40” del vino italiano, assegnato alle eccellenze del nostro Paese da Forbes Italia in collaborazione con Ismea, l’Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare. La consegna del riconoscimento nello stand istituzionale del Masaf (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste), alla presenza di istituzioni, addetti ai lavori e stampa di settore.
Forbes Italia e Ismea partner nell’iniziativa, hanno voluto valorizzare i giovani protagonisti del mondo del vino, con un premio che riconosce merito, visione e capacità di innovazione nel settore. «Questo riconoscimento», commenta Andrea Pala, «rappresenta un'importante conferma del percorso professionale intrapreso in questi anni. Il premio valorizza l’impegno nella ricerca enologica, nella valorizzazione dei vitigni autoctoni e nell’innovazione applicata alla viticoltura. È un risultato che condivido con le aziende con cui collaboro e con la mia terra, la Sardegna, da cui tutto ha avuto inizio. Proseguo con determinazione nella costruzione di un modello enologico fondato su identità, qualità e visione internazionale».
Pala è già stato indicato in passato come miglior Giovane Enologo d’Italia da Vinoway e ha ricevuto il Premio Franz Haas. Laureato in Viticoltura ed Enologia all’Università di Pisa è consulente di numerose aziende vinicole in Toscana, Marche, Piemonte, Campania oltre che in Sardegna. È noto per il suo lavoro di valorizzazione dei vitigni autoctoni, tra cui Arvisionadu, Granatza, Cannonau e Vermentino, che ha contribuito a rilanciare sui mercati nazionali e internazionali.
Il riconoscimento conferito da Forbes Italia e Ismea non solo celebra i risultati di Pala, ma sottolinea anche la centralità crescente della Sardegna nel panorama enologico contemporaneo, grazie a figure professionali capaci di unire tradizione, innovazione e identità territoriale.
(Unioneoline)