"Prendiamo le questioni di business ed etica molto seriamente, e abbiamo interrotto ogni interazione con Facebook perché non riteniamo che Facebook si stia comportando in modo appropriato ed etico".

Sono le parole del numero uno di Unicredit, Jean Pierre Mustier, che ha così risposto a chi gli chiedeva se il gruppo fosse intenzionato a condividere i suoi dati con il social network.

Una notizia che arriva oggi non forse a caso, e visto che solo a ieri risale la notizia trapelata sul Wall Street Journal e secondo cui il social di Zuckerberg avrebbe chiesto alle maggiori banche americane l’accesso ai dati dei conti correnti, fra cui il saldo del conto o gli acquisti effettuati con le carte di credito, per offrire nuovi servizi tramite Messenger.

"Unicredit come gruppo non sta utilizzando Facebook – ha proseguito Mustier - e non lo utilizzerà fino a quando non avrà un comportamento etico appropriato".

"Noi non dividiamo i nostri dati con altri" ha quindi specificato il ceo del gruppo bancario.

Il chiaro riferimento del manager è allo scandalo Cambridge Analytica, in quanto - ha spiegato - Facebook aveva garantito che non avrebbe usato i dati degli utenti vendendoli ad altri e invece lo ha fatto.

Bloccata, dunque, ogni iniziativa di sviluppo commerciale tramite i canali del social network, una pratica che negli anni passati era stata utilizzata soprattutto nei Paesi dell’est per acquisire nuovi contatti e clienti.

Rimane comunque aperto il canale Facebook di Unicredit e non è stato vietato l'uso del social network ai dipendenti.

(Unioneonline/v.l.)
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