Quasi la metà delle famiglie italiane non riesce ad arrivare alla fine del mese. E solo una su quattro è in grado di mettere da parte del denaro.

Lo afferma l'Eurispes nel Rapporto Italia 2017, evidenziando come la crisi economica faccia sentire ancora tutto il suo peso sulle tasche degli italiani (la rilevazione e l'analisi dei dati si sono svolte tra dicembre e gennaio).

RISPARMI IN CALO - Dunque, se per il 42,3% degli intervistati la situazione economica nell'ultimo anno è rimasta sostanzialmente invariata, si dimostra invece "molto peggiorata" per il 14,1% e "in lieve peggioramento" per il 27,3%.

Circa una persona su quattro ammette di sentirsi "abbastanza" (21,2%) e "molto" (3%) povera. E i motivi sono soprattutto la perdita del lavoro (76,7%), il seguito di una separazione o un divorzio (50,6%), una malattia propria o di un familiare (39,4%).

Ma tra le ragioni ci sono anche la dipendenza dal gioco d'azzardo (38,7%) o la perdita di un componente della famiglia (38%).

CHI SONO I POVERI - L'identikit di chi denuncia la propria povertà? Single (27,1%) o monogenitore (26,8%), che vive al Sud (33,6%) ed è cassaintegrato (60%) o in cerca di nuova occupazione (58,8%).

Così, tanti hanno dovuto attuare strategie anti-crisi, come tornare a casa dai genitori (13,8%), farsi aiutare da loro economicamente (32,6%) o nella cura dei figli (23%, per risparmiare su nidi privati e baby sitter).

IL FARDELLO DEL FISCO - Se il 48,3% delle famiglie non riesce ad arrivare a fine mese, il 44,9% - per farlo - è costretto a utilizzare i propri risparmi. "Le rate del mutuo per la casa – spiega il Rapporto - sono un problema nel 28,5% dei casi, mentre per il 42,1% di chi è in affitto lo è pagare il canone. Il 25,6% ha inoltre difficoltà a far fronte alle spese mediche".

In sintesi, il fisco rimane ancora un "incubo": la maggior parte gli italiani (62,5%) è infatti convinta che nell'ultimo periodo le tasse non siano calate. E il 44,6% si dice sicuro che l'annunciata chiusura di Equitalia e la cancellazione degli interessi dai calcoli del debito non miglioreranno la situazione per cittadini e imprese in difficoltà.
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