Il 2017 della telefonia mobile italiana si è aperto con una novità assoluta.

Lo scorso 31 dicembre, infatti, Wind e 3 si sono definitivamente fusi, formando la Wind Tre che è diventato il primo operatore nazionale per numero di utenti mobili (31 milioni). Tim e Vodafone, che per anni si sono contesi il primato, ne hanno entrambi poco meno di 30 milioni.

Le trattative per il "matrimonio" fra Wind Telecomunicazioni (di proprietà della compagnia russa Vimpelcom) e H3G (del gruppo cinese Hutchison) erano iniziate già a fine 2014, mentre la fusione era stata ufficialmente annunciata nell'agosto 2015.

Si tratta di una "joint-venture paritetica", cioè un accordo che prevede una divisione dei rischi e degli utili tra le aziende coinvolte, con un valore di 7,9 miliardi di euro complessivi. E che permetterà alla nuova società di contare anche su 2,7 milioni di clienti nel fisso (derivanti da Wind, visto che 3 non aveva servizio per linee fisse).

Nei prossimi anni – ha comunicato l'amministratore delegato di Wind Tre, Maximo Ibarra – saranno spesi 7 miliardi di euro in "infrastrutture digitali"; la nuova società punta così a diventare "un operatore di riferimento nell'integrazione fisso-mobile e nello sviluppo delle reti in fibra di nuova generazione, anche grazie all'accordo con Enel Open Fiber per la realizzazione della rete in banda ultralarga in Italia".

L’unione tra le due società, che ha dovuto ottenere una serie di autorizzazioni, è stata ammessa dalla Commissione europea anche dietro la garanzia che nel mercato italiano farà ingresso un nuovo operatore telefonico (la francese Iliad) per assicurare un minimo di aziende concorrenti.

Ma cosa cambierà per i clienti di Wind e 3? Per ora, nulla. I due marchi resteranno distinti, così come le offerte, i siti e i negozi fisici. Né cambieranno i numeri di telefono o le modalità di pagamento e ricarica.

Anche i piani tariffari non vedranno variazioni, visto che di fatto le società continueranno per il momento a lavorare come due gestori separati. Significa quindi che un contratto Wind non potrà usufruire di una promozione o un'offerta di un contratto 3, e viceversa.

L’integrazione inizierà infatti nella seconda metà del 2017 e durerà fino al 2019. Nel frattempo, però, l’utente di un gestore potrà ad esempio beneficiare gratuitamente del roaming offerto dall'altro.
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