Sono oltre 300 i milioni di euro che le imprese sarde del sistema casa non sono ancora riuscite a incassare attraverso la cessione dei crediti e ora rischiano il tracollo per mancanza di liquidità.

Lo denunciano il direttivo e il gruppo consiliare di Forza Italia Alghero, chiedendo ai parlamentari sardi di proporre dei correttivi «in sede di conversione in Legge del Decreto riguardante lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura relativi al Superbonus». Gli azzurri algheresi sono preoccupati per i contraccolpi che potrebbe avere il settore dell’edilizia in Sardegna. Una misura, quella del Superbonus, che nell’Isola ha generato anche ricadute positive, con la crescita del 14% dell’occupazione nel settore delle costruzioni (ultimo report dell’Osservatorio dell’ASPAL) e con interventi che hanno generato 4,5 miliardi di giro d’affari (fonte Confartigianato).

Gli esponenti azzurri algheresi ricordano, inoltre, che il sistema casa dell'Isola è rappresentato da 23mila imprese e 49mila addetti, il cui il fatturato, trainato dall'effetto Bonus casa e Superbonus, è cresciuto del 35,9% rispetto al periodo pre-Covid. E non possiamo dimenticare che il provvedimento del Governo pone nel nulla la legge regionale che qualche giorno fa ha autorizzato la Regione a stare al fianco delle imprese acquistando crediti edilizi di bonus per 50 milioni al mese. «Riteniamo che il Governo possa intervenire diversamente, cercando di coniugare in modo equilibrato la tenuta dei conti pubblici con cessioni misurate, salvaguardando gli interessi delle imprese e della loro forza lavoro e delle famiglie che fruiscono del Superbonus. Auspichiamo un confronto parlamentare e ci appelliamo ai nostri rappresentanti in aula perché presentino correttivi a tale misura. Non possiamo mettere in ginocchio un settore trainante della nostra economia». 

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