Restano attivi tutti gli sconti edilizi e il Superbonus al 110% (ma il tetto Isee a 25mila euro per le villette resta), comprese le agevolazioni collegate, come lo sconto in fattura e la cessione del credito, ma ci sarà una intensificazione dei controlli contro gli abusi, che in meno di un anno ammonterebbero a 850 milioni di euro. 

Con un decreto ad hoc il governo Draghi ha fatto chiarezza sulle misure per il rilancio dell’edilizia, molto onerose per l’erario, visto che il Superbonus da solo è costato finora oltre 10 miliardi di euro. Il dl dell’esecutivo ha lo scopo soprattutto di evitare le frodi.

Ecco le novità contenute nel testo.

PREZZI FISSI – Tra le conseguenze dei bonus edilizi c’è stato il rincaro dei prezzi degli interventi, spesso ingiustificato. Fatture gonfiate, contando sul fatto che almeno la metà della spesa, se non l'intero importo, è a carico dello Stato e quindi il contribuente non è incentivato a richiedere costi inferiori. Per questo verranno stilati dei listini di riferimento, dei "prezzari" ad hoc.

CON RISCHI SCONTI CONGELATI - Stop alla cessione del credito o allo sconto in fattura se emergono "profili di rischio" che vanno verificati.

L’Agenzia delle Entrate potrà sospendere "fino a 30 giorni" gli effetti delle comunicazioni di cessione del credito in base a specifici profili di rischio che saranno individuati per ogni "diversa tipologia dei crediti ceduti".

All'esito positivo delle verifiche, o trascorsi 30 giorni, la cessione del credito diventerà efficace.

I CONTROLLI - Viene esteso l'obbligo del visto di conformità - rilasciato da commercialisti e Caf - anche nel caso in cui il Superbonus 110% sia portato in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. Attualmente, invece, il visto è richiesto solo nel caso di cessione del credito o sconto in fattura. Da gennaio l'obbligo scatta anche per gli altri bonus edilizi. Inoltre, viene snellita l'attività di accertamento e di recupero delle imposte dovute da parte dell'Agenzia delle Entrate.

CESSIONI PROROGATE - In manovra vengono rifinanziati per tre anni, fino al 2024, la cessione del credito e lo sconto in fattura in favore di sismabonus, ecobonus (tra cui gli infissi), bonus facciate e le colonnine di ricarica.

Stessa sorte per la cessione del credito e dello sconto in fattura per il Superbonus al 110%, che vengono prorogati fino al 31 dicembre 2025. La detrazione relativa al Superbonus però comincerà a calare dopo il 2023: sarà del 70% per le spese sostenute nell'anno 2024 e del 65% per quelle sostenute nel 2025. Resta, per ora, il limite per le villette unifamiliari già approvato dal Consiglio dei ministri: solo i proprietari con un Isee sotto i 25mila euro potranno accedere al super-sconto. 

(Unioneonline/F)

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