Sostegni bis, via libera al decreto: ecco le misure
Gli aiuti salgono a 15,4 miliardi di euro, provvedimenti anche per le aziende turistiche in crisi
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, il cosiddetto Sostegni bis.
Settantasette gli articoli, che partono con il Titolo primo, dedicato al "Sostegno alle imprese, all'economia e abbattimento dei costi fissi", con il primo articolo che riguarda i contributi a fondo perduto: "Il nuovo contributo a fondo perduto spetta nella misura del 100%" a tutte le partite Iva cui è già stato riconosciuto "ed è corrisposto dall'Agenzia delle entrate", sono stanziati 8 miliardi per il 2021 a questo scopo.
Esteso ai professionisti "a condizione che l'ammontare medio mensile del fatturato e corrispettivi del periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30% sul periodo dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020. Al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell'operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi", si legge nel testo.
Sono previsti ulteriori 3,4 miliardi. Per chi lo ha già ricevuto il meccanismo è più articolato; è comunque entro il limite di 150mila euro. Previsto anche per gli agrari che abbiano subito perdite, con uno stanziamento di 4 miliardi (di cui 3,15 miliardi già nelle disponibilità dell'Agenzia delle Entrate).
Per chi ha già beneficiato del contributo l'ammontare ora è determinato in misura pari all'importo ottenuto applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020: 60% per chi ha ricavi e compensi non superiori a 100mila euro; 50% in presenza di ricavi o compensi tra 100mila e 400mila euro; 40% in presenza di ricavi o compensi tra 400mila e 1 milione; 30% se si hanno ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni; 20% oltre 5 milioni di ricavi e fino a 10 milioni.
Diversamente per chi non ha beneficiato dei contributi a fondo perduto le percentuali salgono: 90% in presenza non superiori a 100mila euro; 70% per ricavi oltre 100mila e fino a 400mila euro; 50% superiori a 400mila e fino a 1 milione; 40% per ricavi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni; 30% per ricavi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni.
Il testo prevede – tra le varie misure – 2 miliardi di euro per il settore agroalimentare, un aumento di altri 150 milioni di euro per il settore turistico per sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator, le guide turistiche e le imprese del settore, un'indennità una tantum di 1.600 euro per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport, l'ampliamento del bonus vacanze e lo stanziamento di 600 milioni per la riduzione della Tari
(Unioneonline/F)