"'Il 21 settembre 2021 è il termine ultimo per provvedere alla liquidazione degli indennizzi per danni causati dall'evento calamitoso in oggetto'. Sono due righe, apparentemente, di una semplice comunicazione di servizio all'interno di una lettera articolata inviata da Argea a un agricoltore che invece svelano una delle più grandi contorsioni burocratiche a danno degli agricoltori. Uno scandalo colossale, è la vittoria clamorosa della burocrazia che uccide l'agricoltura".

A denunciare la situazione è Coldiretti.

"Vogliamo avere un report dettagliato della pratiche liquidate, istruite, ancora da istruire e non liquidate e che strada percorreranno, e quando, quelle ritenute inammissibili e recuperate nel luglio del 2020 con la procedura del de minimis grazia ad una nostra proposta - ha fatto sapere il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Dobbiamo avere un quadro trasparente che manca dal 30 aprile".

Nel 2017 una terribile siccità colpì l'agricoltura sarda causando pesanti perdite a tutti i settori.

A gennaio 2020 delle oltre 22mila domande presentate da circa 11.500 aziende agricole erano state liquidate appena 6 domande su 100.

Dall'ultimo report dell’unità di progetto task force istituita dalla Regione (30 aprile 2021) il 35 per cento delle domande sono non ricevibili (si tratta di domande compilate male, pertanto annullate); il 4 per cento risultavano in istruttoria, mentre il 26 per cento avevano concluso l'istruttoria con esito positivo ed erano in liquidazione, mentre il 32 per cento sono state giudicate inammissibili, ma recuperate e liquidabili con il de minimis.

"Domande queste ultime - ha spiegato il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - che dalle ultime notizie che abbiamo non erano state ancora istruite e che sarebbe ancora una volta una beffa se non percorressero una strada diversa dalle altre e si considerassero non liquidabili perché sono scaduti i termini. Chiediamo che si percorra la soluzione di spostare i termini di quattro anni vista la grande emergenza Covid che ha interrotto il funzionamento degli uffici". 

(Unioneonline/F)

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