Oltre seimila persone – lavoratori, pensionati e disoccupati da tutta la Sardegna – hanno preso parte alla manifestazione di Cagliari in Piazzale dei Centomila, nell’ambito dello sciopero generale indetto per oggi da Uil e Cgil.

“Lo sciopero – ha dichiarato Francesca Ticca, segretario generale della Uil Sardegna – è stato proclamato dai sindacati confederali di Uil e Cgil nel momento più difficile per la nazione, ancora lacerata dalla pandemia. Il confronto con il governo Draghi non ha portato i risultati sperati; questo per l’assenza di invertenti mirati verso i più poveri e il mondo del lavoro. Si assiste purtroppo a politiche nazionali e regionali sorde ai bisogni dei lavoratori, famiglie e disoccupati. Manovra nazionale e Pnrr hanno dimenticato la Sardegna e i suoi gravi problemi strutturali. Manca l’equità nella manovra finanziaria, che non dà risposte ai lavoratori e ai pensionati con livelli di povertà ormai preoccupanti”.

“La forbice sociale – ha continuato – vede una pericolosa divaricazione tra chi ha tutto e chi arranca in condizioni di difficoltà sociale ed economica. Gli interventi dell’esecutivo sono sbilanciati a favore del sistema delle imprese in luogo di una rete sociale di protezione per i lavoratori e le famiglie; assenza di programmazione e senza idee chiare di sviluppo”.

“È finito il tempo delle attese e l’alta adesione allo sciopero e le persone in piazza indicano la necessità di un radicale cambio di rotta”, ha concluso Ticca.

(Unioneonline/F)

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