Scaffali dedicati ed etichette «chiare» : le regole del governo sulle farine di insetti. Per pasta e pizza divieto assoluto di utilizzo
Grilli, larve, tarme e locuste: l’esecutivo fissa i paletti dopo il via libera di Bruxelles. «I cittadini devono sapere quello che mangiano, no all’uso per eccellenze del Made in Italy»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Spazi dedicati sugli scaffali, etichette chiare e divieto di utilizzo per prodotti tipici del Made in Italy come pasta e pizza.
Sono i paletti stabiliti nei quattro decreti firmati questa mattina dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro del Made in Italy Adolfo Urso e della Salute Orazio Schillaci, per regolamentare l'utilizzo in Italia delle farine di insetti autorizzate da Bruxelles.
«Ci si può nutrire di quello che più si ritiene idoneo», hanno detto i ministri coinvolti ma «per quanto riguarda la farina di grillo, locusta migratoria, verme della farina e larva gilla, pensiamo serva un'etichettatura che specifichi in modo puntuale e visibile quali prodotti hanno derivazione da questi insetti».
«Quello che i decreti prevedono è un'etichetta con provenienza del prodotto – ha spiegato Lollobrigida - i rischi connessi al consumo e il quantitativo di farine di insetti presente, ma abbiamo anche previsto scaffali appositi dove possono essere esposti all'interno dei negozi», in modo che «chi vorrà scegliere grilli, larve e locuste possa indirizzarsi lì e chi non vorrà farlo, come immagino la maggior parte degli italiani, potrà tenersi lontano».
Con questo provvedimento, ha aggiunto, «garantiamo ai cittadini italiani la consapevolezza di quello che mangiano e facciamo dell'Italia una Nazione all'avanguardia in questo senso. L'obiettivo era quello di coniugare i novel food autorizzati da Bruxelles con i modelli di consumo dei cittadini italiani. E la chiave è l'informazione».
Non solo, le farine non potranno assolutamente essere utilizzate come ingredienti di pasta e pizza: «Non vogliamo che i cittadini percepiscano come tradizionali prodotti che poi invece hanno materie prime estranee alla nostra tradizione».
«Vigileremo anche con il supporto dei Nas sulla corretta applicazione delle norme dettate con i decreti firmati oggi», ha sottolineato Schillaci.
I provvedimenti, definiti con il contributo della Conferenza delle Regioni, sono già stati notificati a Bruxelles e saranno direttamente applicabili dopo il parere Ue.
(Unioneonline/D)