La tensione sulla legge delega fiscale approvata dal governo Draghi si fa sentire anche in Sardegna.

Per dire no alla riforma del catasto, cioè a quella che Matteo Salvini ha definito "sostanzialmente una patrimoniale", il gruppo della Lega in Consiglio regionale ha presentato una mozione che impegna il presidente della Regione a intercedere presso il governo "al fine di attuare una riforma del sistema fiscale che vada davvero nella direzione di una sua semplificazione e riduzione d'imposizione nei confronti degli italiani" e "a opporsi a una revisione del Catasto a parità di gettito che aumenterebbe il peso fiscale sulle seconde case rischiando di escludere tante famiglie dal sistema di welfare, così deprimendo il mercato immobiliare ed in generale l'economia nazionale".

"Siamo assolutamente concordi con quanto già promosso in altre realtà regionali e locali - spiega il capogruppo Dario Giagoni - per questo abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale, e anche nel Consiglio comunale di Cagliari, per scongiurare il rischio di un vero e proprio salasso per milioni di famiglie, un danno gravissimo per il mercato immobiliare, già ampiamente provato dal periodo economico appena trascorso, legato alle restrizioni per la diffusione del Covid-19, e che lascerà pesanti strascichi per tanto tempo ancora".

Secondo l'esponente del Carroccio, "rivalutare le vecchie rendite catastali ai valori di mercato e passare dal criterio dei vani a quello dei metri quadri comporterebbe innanzitutto un cospicuo aumento dell'Imu sulle seconde case, inoltre impatterebbe sul peso che la prima casa ha nel calcolo dell'Isee".

Infine, "compito delle istituzioni in questa fase tanto delicata è quello di procedere a una riduzione del carico fiscale e non un aumento che equivale a un vero e proprio salasso". 

(Unioneonline/F)

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