La Regione Sardegna approva la Finanziaria tecnica (22 i voti della maggioranza contro 13 dell’opposizione) e per il 2024 è previsto uno stanziamento di 10 miliardi e 600 milioni circa, per il 2025, invece, 10 miliardi e 200 milioni circa, e per il 2026, infine, di 9 miliardi e 600 milioni circa.

La legge di cinque articoli, che nelle intenzioni doveva essere approvata velocemente per effetto di un accordo tra le forze politiche atto a evitare il ricorso all'esercizio provvisorio, ha richiesto più tempo del previsto. Lo stallo è scattato con l'arrivo di un emendamento presentato dalla Giunta sul comparto unico degli enti locali. La misura è destinata a omogeneizzare la contrattazione degli enti locali a quella regionale in modo tale da eliminare la disparità di trattamento e la sperequazione tra dipendenti pubblici di enti locali e amministrazione regionale che svolgono compiti di pari livello.

Una misura da tempo richiesta dai dipendenti pubblici e da tutte le forze politiche dell'assemblea in maniera trasversale e annunciata più volte dalla maggioranza per far fronte al fenomeno dei trasferimenti di personale, con le procedure di mobilità tra enti, e con concorsi, in favore del Sistema regione, più economicamente attrattivo.

«Con questa ultima Finanziaria evitiamo l’esercizio provvisorio e permettiamo alla Sardegna di proseguire il cammino virtuoso che ha caratterizzato i conti pubblici e lo sviluppo della nostra Isola nel corso della legislatura», ha detto il presidente Christian Solinas. «Dopo questi cinque anni di governo caratterizzati da criticità ed eventi imprevedibili come la pandemia e la crisi che ne è conseguita, grazie alle misure messe in campo dalla Regione per sostenere il sistema, la Sardegna può guardare con maggior serenità e ottimismo al futuro», ha concluso.

L’assessore al Bilancio, Giuseppe Fasolino, ha richiamato alcuni elementi quali impegno, senso di responsabilità e unità d’intenti della Giunta: «Grazie all’impegno profuso in questi anni e alla piena condivisione delle azioni da porre in essere per il bene della Sardegna e dei sardi si chiude l’ultima legge di bilancio della legislatura. Si tratta di un provvedimento che conferma quanto avviato e riprende gli stanziamenti dei precedenti provvedimenti ma che lascia sicuramente conti in ordine e misure volte a garantire uno sviluppo futuro e duraturo dell’economia sarda».

«Con la giornata odierna si segna finalmente un percorso di giustizia ed equità – ha sottolineato Aldo Salaris, assessore degli Enti Pubblici -. Con 52 milioni di euro si avvia la realizzazione del comparto unico che mancava dal 2006, con l’obiettivo di armonizzare il trattamento economico e giuridico dei dipendenti degli Enti locali a quello del personale del sistema Regione».

(Unioneonline/s.s.)

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