Aumentano vertiginosamente i casi di imprenditori minacciati dalla criminalità, in tutta Italia, Sardegna compresa.

A lanciare l'allarme è la Cgia di Mestre, che rileva come negli ultimo decennio le denunce per estorsione siano lievitate a livello nazionale del 77,2 per cento.

Guardando all'Isola, in base ai dati forniti dell'Ufficio studi dell'Associazione artigiani e imprenditori veneta, le denunce sono aumentate del 65,7% in sei anni (94% in termini assoluti)

Se infatti nel 2010 le segnalazioni alle forze dell'ordine erano state 143, nel 2016 - anno degli ultimi numeri disponibili - si è arrivati a 237.

Per quanto riguarda il resto della Penisola, la Cgia segnala che "il trend di crescita delle denunce registrato tra il 2010 e il 2016 ha interessato soprattutto le regioni del Nordest: ad eccezione della Valle d'Aosta (+533,3 per cento), nel Trentino Alto Adige (+188 per cento) e in Emilia Romagna (+179,7 per cento) si sono verificate le variazioni più importanti".

"Analizzando i dati di Transcrime, ovvero il Centro di ricerca dell'Università Cattolica di Milano, si stima che il fatturato complessivo dell'estorsione organizzata in Italia oscilli tra i 2,7 e i 7,7 miliardi di euro l'anno", si legge nel dossier.

Le cose vanno meglio, almeno per la Sardegna, per quel che riguarda i casi di usura, scesi a quota zero (almeno per quel che concerne le denunce presentate nel 2016).

"Le estorsioni - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - sono reati spesso compiuti dalle organizzazioni di stampo mafioso nei confronti degli imprenditori. Oltre ad acquisire illecitamente del denaro attraverso soprusi, ritorsioni o minacce, l'obiettivo di questi malavitosi è di esercitare un forte controllo del territorio. Il deciso aumento delle denunce - prosegue Zabeo - presenta comunque diverse chiavi di lettura. Una di queste è ascrivibile anche alla ritrovata fiducia delle vittime nei confronti delle forze dell'ordine. In particolar modo al Nord, dove solo da qualche decennio il tessuto produttivo di quest'area ha cominciato a conoscere questo fenomeno criminale".

(Unioneonline/l.f.)
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