Nel secondo trimestre (aprile-giugno) del 2021 sono state aperte 147.153 nuove partite Iva, il 54,1% in più rispetto allo stesso periodo 2020, a fronte di uno scenario di ripresa economica marcato rispetto ai mesi del lockdown.

Lo riporta l’Osservatorio sulle partite Iva del dipartimento delle Finanze.

La ripartizione territoriale colloca la maggior parte delle nuove aperture nel Nord Italia con il 47,4%, seguono Sud e Isole al 31,6% e chiude il Centro al 20,3%.

Su base annua le Regioni in cui si registra la maggiore crescita sono Friuli Venezia Giulia e Veneto, dove si segnala oltre il +110% di nuove aperture. Rispetto allo scenario nazionale, la crescita più contenuta si trova, invece, in Molise (+18,9%).

Tra i settori produttivi maggiormente interessati ci sono il commercio (il 24,8% del totale), le attività professionali con il 16,2% e l’agricoltura con l’11%.

In generale, rispetto al secondo trimestre 2020, le riaperture post-Covid hanno permesso il riavvio della attività di intrattenimento (+103%), alimentato il commercio (+98,8%) e il settore immobiliare (+90,4%).

Il 41,6% del totale delle nuove partite Iva (61.153 soggetti) 2021 ha scelto il regime forfettario, segnando un aumento del 36,8% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Complessivamente, nel primo semestre dell’anno in corso sono state aperte poco più di 334mila partite Iva (il 30% in più rispetto ai primi sei mesi del 2020).

(Unioneonline/F)

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