Una corte federale americana ha respinto per “mancanza di prove” l'azione antitrust avviata dalla Federal Trade Commission e da diversi Stati contro Facebook

La bocciatura ha permesso alla società guidata da Mark Zuckerberg di volare in Borsa a Wall Street, dove i titoli hanno guadato oltre il 4%, spingendo il suo valore per la prima volta sopra i 1.000 miliardi di dollari.

Il giudice James Boasberg ha ritenuto insufficiente la documentazione depositata dalle autorità per affermare che Facebook detenga il monopolio sui social network e controlli di fatto il 60% del mercato.

L’azione antitrust della Federal Trade Commission potrà essere ripresentata entro 30 giorni.

"La Ftc non ha portato abbastanza prove affinché si possa stabilire in modo plausibile che abbia il monopolio del mercato", si legge nella decisione del giudice.

Bocciata anche l’azione avviata dagli Stati americani, che prendeva di mira le acquisizioni di WhatsApp e Instagram, completate da Facebook nel 2014 e nel 2012.

Ora a tremare è Google.

Secondo le ultime indiscrezioni, l'amministrazione Biden starebbe infatti esaminando le pratiche pubblicitarie di Mountain View, continuando sulla strada aperta dal predecessore Donald Trump.

Per Google si tratta di una nuova grana, che va ad aggiungersi all'esame stringente a cui è sottoposto dalle autorità di molti Paesi al mondo, inclusa l'Unione Europea.

(Unioneonline/F)

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