La Geasar, società di gestione dell'aeroporto "Costa Smeralda" di Olbia, annuncia che Volotea, la low cost che collega città medio-piccole e capitali europee, sceglie lo scalo gallurese come base estiva.

La novità - di per sé rilevante data la fase di estrema incertezza - produce subito due nuovi collegamenti con Catania e Cuneo. In realtà tutto questo non è che il primo passo di un percorso di rilancio in grande stile con cui Geasar apre con fiducia alla stagione turistica e guarda al futuro. In questa scommessa Volotea gioca un ruolo da protagonista grazie a un accordo quinquennale condiviso con la società di gestione dello scalo.

Ma il "Costa Smeralda" ha anche altri assi per porsi come driver primario del rilancio del territorio. Anzitutto è prevista la realizzazione di un terminal dedicato ai test anti Covid-19 in accordo con il Mater Olbia, l'ospedale privato del Qatar. Il progetto, che attesta Olbia tra le prime in cui il controllo sanitario sarà gestito attraverso l'hub aeroportuale di un'importante realtà ospedaliero-sanitaria, sarà illustrato in un'imminente conferenza stampa.

"Entriamo nell'ordine di idee che gli aspetti sanitari e dei relativi controlli diventeranno per il sistema aeroportuale un elemento strutturale e ci dotiamo della migliore organizzazione possibile", preannuncia l'amministratore delegato di Geasar, Silvio Pippobello.

Un discorso a parte merita la scommessa di Volotea e del presidente-fondatore Carlos Muñoz, che in pinea crisi sceglie di supportare la Sardegna nordorientale con un investimento di lunga gittata. "Volotea è qui dal 2012, è una relazione duratura e destinata a crescere", spiega Pippobello. Non è un azzardo assoluto. "In piena crisi, l'anno scorso il volume di traffico a Olbia di Volotea è aumentato del 3% - sottolinea l'ad di Geasar - è stata l'unica compagnia a crescere e in estate era la prima per numero di biglietti in vendita". Da qui l'idea della base stagionale, ma con l'obbiettivo che diventi annuale. "In cinque anni si prevede di passare da un aereo basato a tre - annuncia Pippobello - e dal 2023 anche alcuni collegamenti saranno annuali. Oggi Volotea assicura 15 destinazioni italiane e 4 internazionali, ma il piano è di arrivare a 27, metà delle quali internazionali".

Per Olbia "la base è un traguardo importante in un anno in cui ci aspettiamo tutt'altri numeri rispetto all'anno scorso", conferma l'amministratore delegato.

Ma in un piano voli in progress, che conta già 68 destinazioni, c'è tanto altro. C'è il collegamento con Bergamo di EasyJet, la rotta per Lione con Transavia, l'Olbia-Katowice di Lot, il BlueAir per Bucarest e altre novità prossime all'annuncio.

"Vogliamo dare un segnale al territorio, l'attività dell'aeroporto potrebbe avere straordinarie ricadute - conclude Pippobello - attendiamo dall'Europa standard organizzativi omogenei, regole chiare, uniformi e uguali per tutti, che aiuteranno a tornare molto più in fretta alla normalità".

(Unioneonline/F)
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