E’ partita ieri la nuova continuità aerea da e per la Sardegna. Due vettori – Ita e Volotea – che offrono voli a prezzi agevolati ai residenti senza compensazioni economiche.

Ma per i sindacati il nuovo sistema ha diverse pecche. Parte “monco” e con troppi dubbi per la Filt Cgil.

Secondo il segretario regionale Arnaldo Boeddu, infatti, “alcune rotte, alcuni orari dei voli ed in alcuni giorni della settimana, soprattutto nel periodo invernale, non sono profittevoli e quindi, terminata la stagione estiva che di fatto è già iniziata, potrebbero nascere i primi problemi”. 

Per scongiurare la cancellazione di voli per la mancanza di un minimo di passeggeri “sarebbe utile capire a quanto ammontino le sanzioni alle compagnie qualora si verificassero questi problemi”. Altro tema i prezzi alle stelle per i non residenti, visto che non è previsto un tetto massimo.

“Inoltre – continua Boeddu – nessuno parla del nuovo bando che dovrebbe avere una durata biennale. Il tanto auspicato tavolo di confronto regionale più volte richiesto avrebbe aiutato non solo ad eliminare le numerose criticità, ma anche a migliorare l’offerta di trasporto aereo”.

"Soddisfatto” William Zonca della Uiltrasporti, che ritiene “positivo” il fatto che ci siano due vettori e che i sardi possano “scegliere la tipologia di servizio”. Tuttavia, mette in guardia, “è fondamentale utilizzare quest’anno per far sì che si determini un modello di continuità territoriale”. E chiede che Ita “utilizzi le professionalità licenziate dall’ex Air Italy, riducendo così il gap occupazionale nell’Isola”.

(Unioneonline/L)

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