«Una gelata sul Natale! Al di là del miraggio delle vendite annue in rialzo (+1,3%), dovuto solo all'inflazione che gonfia ne gonfia il valore, i consumi reali stanno precipitando».

È la denuncia di Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, dopo la pubblicazione dei nuovi dati Istat che segnalano, a ottobre, un calo dello 0,4% rispetto al mese precedente delle vendite in valore al dettaglio. E scendono, nonostante i prezzi saliti alle stelle, persino le vendite alimentari in valore, -0,1% su settembre, mentre quelle in volume crollano del 7,9% su ottobre 2021, con un gap rispetto a quelle in valore (+4,7%) di 12,6 punti.

«Il carovita ha svuotato le tasche degli italiani, che saranno costretti a usare le tredicesime per saldare le bollette di luce e gas. Un Natale in bianco assicurato», commenta Doria. Aggiungendo: «Le famiglie sono già costrette a stringere la cinghia e a mangiare meno. Ma non è finita: secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, le vendite alimentari di ottobre in volume, nei dati grezzi, sono inferiori addirittura dell'8,5% su ottobre 2020».

«Il Governo – conclude il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – deve rivedere totalmente la manovra, puntando sull'aumento del reddito disponibile delle famiglie, non solo di quelle numerose o dei poveri assoluti, ma anche del ceto medio, oramai troppo impoverito dal rialzo delle spese obbligate, altrimenti il rallentamento della crescita si trasformerà in breve tempo in recessione».

(Unioneonline/l.f.)

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