Tremano i sardi che hanno comprato casa, con i mutui che salgono alle stelle

Il rialzo degli interessi ha gonfiato le rate del 22% da gennaio ma secondo molti analisti il peggio potrebbe ancora arrivare: i rincari previsti fino al 2023 oltrepasseranno, nelle stime più pessimistiche, la soglia del 30%.

Un incubo per chi ha già acquistato e, per chi ha intenzione di farlo, un bivio sempre più cruciale nella scelta della tipologia di finanziamento: tasso fisso o variabile significherebbe risparmiare decine di migliaia di euro.

"Gli aumenti dei tassi decisi dalla Banca centrale europea a luglio e settembre hanno accelerato una stangata sui mutui variabili che in realtà è in corso da inizio anno – spiega Andrea Polo, responsabile Comunicazione di Facile.it – Le nostre simulazioni hanno non a caso stabilito che per un finanziamento standard da 126mila euro, sottoscritto lo scorso gennaio con una durata di 25 anni, all'inizio si pagava una rata mensile da 456 euro. Nove mesi dopo la stessa ha toccato i 560 euro. Un incremento consistente che potrebbe però essere solo l'inizio”.

Per Enrico Lobina, consulente finanziario cagliaritano, “l'impennata dei tassi rischia di mandare con le gambe all'aria i bilanci delle famiglie dai redditi più contenuti. Ecco perché una valida opzione per non perdere la casa potrebbe essere quella di rivolgersi alla propria banca per una ricontrattazione del mutuo che preveda una rata fissa con un interesse variabile. Una soluzione che ha come grande incognita la durata del finanziamento, che non ha certezza, ma che consente di avere rate costanti e più contenute di quelle a tasso fisso. Per di più, statisticamente, la durata di questi prodotti si allinea quasi sempre a quelli a tasso fisso, rendendoli più che vantaggiosi”. 

(Unioneonline)

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