Non è un buon momento per la Bialetti, la storica azienda nata nel 1998, con sede a Coccaglio, nel Bresciano, che ha creato la moka.

Qualche giorno fa è arrivato l'annuncio della chiusura del semestre al 30 giugno con una perdita netta di oltre 15 milioni di euro e il calo dei ricavi pari a più del 12%.

Tra gli elementi della crisi c'è stato l'avvento di cialde e capsule da utilizzare con le macchinette, innovazione che ha spinto al minor utilizzo della moka caratterizzata dal brand con i baffi, ispirati a Renato Bialetti, fondatore della società.

In un comunicato del gruppo si legge che "il risultato risente principalmente della generale contrazione dei consumi registratasi sul mercato interno ed estero nonché della situazione di tensione finanziaria che ha determinato ritardi nell’approvvigionamento, nella produzione e nelle consegne di prodotti destinati alla vendita sia nel canale retail che nel canale tradizionale, lasciando inevasi significativi quantitativi di ordini di vendita già acquisiti in quest’ultimo canale".

Poco più di due settimane fa Bialetti ha siglato un accordo con Och-Ziff Capital, il fondo che investirà 35 milioni di euro per una ristrutturazione del debito.

(Unioneonline/s.s.)
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