"Questo documento non può passare". È categorico Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sud Sardegna, quando parla, ai microfoni del Tg di Videolina, del testo redatto dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e che prospetterebbe gravi conseguenze per i cittadini sardi e le imprese.

L'associazione degli industriali denuncia che esiste per gli isolani il rischio di pagare due miliardi in più per le reti del gas metano e l'infrastrutturazione, vedendosi quindi attribuire i costi.

In pratica, aggiunge Alberto Scanu, presidente di Confindustria Sardegna, "è come se per collegare con l'alta velocità Roma e Bari si chiedesse ai baresi di pagare l'investimento necessario".

Pubblicato all'inizio di maggio, ora c'è tempo fino al 17 giugno per bloccare l'atto di indirizzo delle strategie progettuali.

"Entro quella data - conclude De Pascale - Confindustria esporrà la sua osservazione molto dura nei confronti del documento".

(Unioneonline/s.s.)
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