Appena sette mesi fa era un'azienda fallita, ora ha sfornato e venduto 500mila pandori a tempo di record.

La Melegatti, storica azienda dolciaria veronese, anche quest'anno sarà sulle tavole di Natale degli italiani.

Dichiarata fallita lo scorso 29 maggio, è stata salvata dalla famiglia Spezzapria, che controlla Forgital Group, industria specializzata nella forgiatura dei metalli con sede nel Vicentino.

La seconda vita della Melegatti può contare sulla generosità degli italiani, e dei veneti in particolare. Che, laddove hanno potuto, hanno acquistato un pandoro Melegatti.

I primi dolci sono stati prodotti da terzisti in altri stabilimenti, ma la proprietà è riuscita ad essere presente in alcune catene della grande distribuzione, oltre che nello spaccio aziendale di San Giovanni Lupatoto e nel temporary shop del centro di Verona.

"È stata una corsa contro il tempo, ma volevamo esserci per questo Natale", ha dichiarato l'ad dell'area commerciale Gianluca Cazzullo.

Merito va alla nuova proprietà e alla gente che ha comprato, sicuramente, ma anche e soprattutto a Matteo Peraro e Davide Stopazzoni.

Chi sono? Due dipendenti che, anche quando lo stabilimento era chiuso, hanno continuato tutti i giorni a nutrire il lievito madre, che va coltivato quotidianamente. Lo hanno fatto senza stipendio né rimborsi, solo per amore.

Il presidente di Nuova Melegatti Giacomo Pezzapria li ha definiti "due eroi". Quel lievito, spiega, "è qualcosa di unico, e forse ha anche più di 124 anni di storia perché forse esisteva già prima della fondazione della ditta, utilizzato da Domenico Melegatti nella sua prima pasticceria".

L'azienda è ripartita, ha riassorbito 35 dipendenti a tempo indeterminato e altri ne assumerà, assicura la proprietà.

Il governatore del Veneto Luca Zaia parla di un "gran regalo di Natale".

(Unioneonline/L)
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