"Gli incidenti sul lavoro sono una ferita sociale che non trova soluzione, ma purtroppo è sempre in aumento e diventa lacerante ogni volta che si apprendono, come in queste ultime settimane, quotidiani e drammatici aggiornamenti di incidenti avvenuti".

Lo ha scritto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente dell'Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, Zoello Forni, nella Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.

"Le vittime sono persone che escono di casa con progetti per il futuro e attività dirette ai loro cari. Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. Sempre", ha aggiunto il presidente della Repubblica.

"La Costituzione nell'articolo 4 'riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto'. Affinché questo diritto sia effettivamente garantito, uno Stato democratico deve consentire a ognuno di svolgere la propria attività lavorativa, tutelandone la salute e assicurandone lo svolgimento nella più totale sicurezza. Le tragedie a cui stiamo assistendo senza tregua sono intollerabili e devono trovare una fine, rafforzando la cultura della legalità e della prevenzione. Le leggi ci sono e vanno applicate con inflessibilità", ha concluso.

Secondo i dati pubblicati dall’Inail relativi al periodo gennaio-agosto di quest’anno, sono morte più di tre persone al giorno sul posto di lavoro. In totale i decessi sono stati 772.

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Istituto - nei primi otto mesi del 2021 - sono state 349.449, oltre 27mila in più (+8,5%) rispetto allo stesso periodo del 2020.

(Unioneonline/F)

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