«Con il duro lavoro e il massimo impegno da parte dei tecnici, possiamo affermare che la battaglia per il contrasto alle infestazioni delle locuste la stiamo vincendo, a protezione delle nostre colture». Così l’assessora regionale all’Agricoltura, Valeria Satta, che ha voluto fare il punto e un bilancio su quanto ottenuto in questi mesi per il contrasto alle cavallette.

«Dalle prime risposte e dalle prime interviste sembra che la popolazione delle cavallette si sia notevolmente contenuta rispetto allo scorso anno. Certo il problema rimarrà endemico per il territorio regionale. Ragione per cui andrà effettuato un costante lavoro fino ad una decisiva riduzione del fenomeno».

Massima importanza, ha sottolineato ancora l’assessora, «ha rivestito la collaborazione con la FAO che ha esperienza sul contrasto alle locuste in 40 paesi e già dal 1947. Sotto nostra richiesta la FAO ha portato in Sardegna un team di scienziati, soprattutto entomologi, per dare risposte e trovare soluzioni a questa piaga endemica e ricorrente della nostra Isola. Il piano operativo iniziato da quest'anno è avvenuto con la lotta tramite prodotti fitosanitari alla prima comparsa delle forme di neanidi il 22 marzo scorso, notevolmente in anticipo dunque rispetto al 2022, quando le prime invasioni iniziarono il 27 di aprile».

Importantissimo, secondo Satta, è stato «l’uso di modelli previsionali agrometeorologici, grazie alla collaborazione tra CRS4, LAORE e ARPAS, che hanno consentito di colpire l’insetto appena uscito dalle uova, grazie all'azione di monitoraggio eseguita dal personale di Forestas (circa 100 uomini) che hanno collaborato con i tecnici di Laore (una trentina). La lotta con prodotti fitosanitari è continuata tutto il mese di giugno e primi di luglio, arrivando ad un numero di circa 4.000 interventi».

«È da rimarcare – la conclusione – che i tecnici di Laore, Forestas e delle ditte specializzate alla lotta fitosanitaria, hanno lavorato tre mesi consecutivi senza interruzioni, neanche i giorni festivi. Nel mese di giugno, grazie all’impiego del personale della Protezione Civile e delle compagnie Barracellari dei Comuni coinvolti, si è proceduto al monitoraggio dei terreni e degli insetti utili (antagonisti). Queste azioni serviranno a capire dove le locuste hanno deposto le uova per impostare la lotta del prossimo anno, utilizzando anche le arature dove le condizioni del terreno lo consentano».

(Unioneonline/v.l.)

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