Chi non ha lavoro cerca un posto fisso e chi ha il posto fisso, vuole far altro.

Cambiano le dinamiche nel nostro Paese. Addio all'impiego che dura tutta la vita, oggi la mobilità professionale esiste e sono sempre più le persone che, pur avendo una posizione professionale discreta, decidono di cambiare vita e di mettersi in proprio.

Le ragioni? Conciliare meglio i ritmi di vita e di lavoro, riprendere in mano l'azienda di famiglia, realizzare un sogno. Certo è che oggi più che mai il lavoro non lo si insegue, ma lo si crea.

Secondo una ricerca di Confcooperative, i giovani che ce la fanno vincono la sfida con il mondo del lavoro grazie a servizi avanzati e web.

"I titolari d'impresa giovani, tra i 19 e 25 anni, sono 175.000, di cui il 24,7% presente nel Nord-Ovest, il 15,7% nel Nord-Est, il 18,5% nelle regioni centrali, mentre nel Mezzogiorno la quota raggiunge il 41,1%".

La Coldiretti osserva che "nella top five dei settori preferiti dai giovani imprenditori salgono nell'ordine il commercio, l'agricoltura e i servizi alla persona".

Secondo Unioncamere, nel periodo gennaio-settembre il turismo (+10.584 imprese), il commercio (+6.703) e i servizi alle imprese (+6.405) hanno fatto registrare un saldo positivo tra nuove aperture e cessazioni di 42 mila aziende.

Giovani che si creano il proprio lavoro, ma anche ex dipendenti che decidono di avviare un'attività.
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