La Zes “diventa realtà”. Lo rivendica con orgoglio il presidente della Regione Christian Solinas che ha illustrato, assieme al Commissario di governo della Zes Sardegna Aldo Cadau, i dettagli della Zona economica speciale in Sardegna.

Parla di una “rivendicazione storica mondiale” che oggi “anche nella nostra Isola diventa realtà, grazie all’importante lavoro della Giunta”. Le aziende che investono nelle zone perimetrate nelle Zes potranno “accedere ad agevolazioni, strumenti fiscali e amministrativi previsti per creare nuove opportunità di sviluppo economico e crescita sociale”.

“La scelta che abbiamo operato – spiega Solinas – è stata quella dei porti di rilevanza strategica, con la previsione di uno sviluppo circolare attorno al porto, espansivo ed espandibile”. Attorno i porti, prosegue il governatore, “abbiamo sviluppato una rete che comprende le zone industriali o le zone artigianali che abbiano una vocazione alla logistica, all’economia del mare, all’agroindustria, ma è nostro impegno fare in modo che fin da subito si possano connettere alle Zes esistenti altre aree strategiche”.

LE SEI ZES SARDE

La Zes è articolata in sei aree: Consorzio industriale provinciale di Sassari (Cipss), dell’Oristanese (Cipor), della provincia Carbonia Iglesias (Sicip), del Nord Est Sardegna-Gallura (Cipnes), dell’Ogliastra, di Cagliari (Capic). Sono 15 i comuni inclusi per una superficie totale di 2.700 ettari.

I VANTAGGI

Per le Zes dunque un regime fiscale vantaggioso: abbattimento della tassazione su alcune tipologie di imprese; tassazione agevolata per investimenti e profitti fino a 100 milioni di euro per investimento; credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali all’attività d’impresa (va dal 45% al 25% a seconda delle dimensioni dell’azienda); istituzione della zona franca doganale interclusa; procedure amministrative semplificate; dazi ridotti sulle importazioni.

Inoltre, per creare continuità la legge di bilancio 2021 ha introdotto una riduzione del 50% dell’imposta sui redditi per gli investimenti nelle zone Zes per imprese che avviano una nuova attività e aziende già operative che avviano un’attività non esercitata fino a quel momento, a patto che mantengano l’attività nella Zes per almeno dieci anni.

“Le zone economiche speciali nel mondo hanno determinato 70 milioni di posti di lavoro. Speriamo che in Sardegna comporti un meccanismo virtuoso che generi non solo occupazione stabile ma anche valore e ricchezza che restino nell’Isola”, è l’auspicio di Solinas.

LO SPORTELLO UNICO

“Da oggi – spiega il commissario di governo Cadau – inizia un percorso che vedrà l’attivazione di uno sportello unico Zes a cui si rivolgeranno le imprese con tempi certi e contingentati. La Giunta regionale con il Ministero per il Sud e quello dei Trasporti nomineranno i componenti di indirizzo e da quel momento in poi la Zes potrà operate al 100%”. Lo sportello, è la previsione di Cadau, sarà pienamente operativo per “la fine di febbraio”. 

(Unioneonline/L)

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