La Pernigotti è salva: zero esuberi, la produzione resta a Novi Ligure
Un nuovo piano industriale e due investitori: la cooperativa torinese Spes e l'imprenditore Giordano EmendatoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Pernigotti è salva.
Oggi, al Mise, è arrivato l’annuncio che in molti aspettavano: raggiunto l’accordo per la reindustrializzazione dello stabilimento di Novi Ligure, che garantirà la continuità operativa del sito e la salvaguardia di tutti i 92 lavoratori.
Zero esuberi, dunque, un nuovo piano industriale e due nuovi investitori: la cooperativa torinese Spes, che rileverà il ramo d'azienda che produce il cioccolato e il torrone, e l'imprenditore Giordano Emendatori che rileverà, invece, il ramo relativo ai preparati per i gelati.
Nel corso della riunione che si è svolta al Mise, presieduta dal Ministro Luigi Di Maio, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle aziende coinvolte, l'advisor Sernet, i sindacati e gli enti locali, "sono stati presentati - riferisce il Mise in una nota - gli accordi siglati tra le parti che costruiscono i presupposti del piano industriale per il mantenimento delle produzioni a Novi Ligure e la salvaguardia dei dipendenti”.
“Il contratto si dovrà formalizzare definitivamente entro il 30 settembre - spiegano i sindacalisti - ma certamente è stato compiuto il primo passo per andare nella direzione dell'occupazione di tutti gli addetti sul territorio, e a breve ci saranno incontri di sito e al Mise per gestire questi passaggi delicati".
(Unioneonline/v.l.)