«In provincia di Oristano, su 67.472 nuclei familiari residenti, 5mila sono sotto la soglia di povertà, mentre alla Caritas diocesana in un solo anno si sono aggiunte 113 persone che non avevano mai chiesto aiuto».

È impietosa l’analisi del segretario provinciale della Cisl  Alessandro Perdisci, nella relazione al consiglio generale del sindacato, alla presenza di Davide Paderi e Federica Tilocca della segreteria regionale.

«La guerra in Ucraina – evidenzia Perdisci - ha aggravato il  quadro economico, con l’inflazione e il ritardo nel rinnovare i contratti che generano la perdita di potere d’acquisto dei salari producendo  ricadute sui consumi e sugli investimenti».

A farne le spese è chi ha redditi più bassi.  Altre  importanti tematiche affrontate da Perdisci sono quelle dello spopolamento delle zone interne e delle pensioni. «L’Oristanese – sottolinea con preoccupazione - è sceso sotto i 150 mila residenti, mentre  l’importo medio delle pensioni private si attesta a 716 euro su 52.909 trattamenti, il più basso dell’isola».

Un quadro, secondo la Cisl, che rimarca ulteriormente la necessità e l’urgenza di dare avvio a strategie politiche condivise e finalizzate a rilanciare concretamente l’occupazione e il lavoro, flessibile e non precario, nuovo e non meno dignitoso.

«In Sardegna la situazione è ancora più preoccupante - prosegue Perdisci -, sono stati gettati al vento quattro anni senza alcun confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali, senza visione politica e idea di che futuro debba avere questa isola. La Regione ha una grande disponibilità di risorse ma è incapace di spendere presto e bene. Rilanciamo i temi di stretta attualità come  sanità, infrastrutture, occupazione, trasporti, industria e manifattura, politiche sociali ed i riequilibri territoriali che tocca da vicino la Provincia di Oristano».

Nel corso del dibattito, al quale hanno preso parte i segretari di categoria Salvatore Usai, Antonio Piras, Elena Aroffu, Giorgio Vargiu, Marco Boi, Valentina Orrù, sono stati indicati alcuni  degli obiettivi prioritari della Cisl. Tra questi, cercare di compattare le forze del territorio per creare le sinergie necessarie a progettare un serio piano di sviluppo che comprenda le infrastrutture materiali e immateriali, il turismo, la cultura. Il consiglio generale della Cisl, infine, ha eletto Maria Grazia Floris responsabile del coordinamento donne.

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