Le aziende dell'Isola chiedono più attenzione da parte di Bruxelles.

Una delegazione di Confartigianato Impresa Sardegna si è recata al Parlamento europeo e ha incontrato il presidente Antonio Tajani per far sentire la propria voce e domandare una maggiore considerazione da parte dell'Europa alle imprese dell'Isola e, più in generale, alle Pmi italiane.

I rappresentanti dell'associazione di categoria - il presidente regionale, Antonio Matzutzi, il segretario regionale, Stefano Mameli e alcuni esponenti provinciali - hanno potuto confrontarsi anche con l'europarlamentare sardo, Salvatore Cicu, e alcuni funzionari della Commissione durante una "tre giorni" in cui sono state affrontati diversi temi centrali per le piccole realtà economiche dell'Isola.

Tra questi, la questione dell'accesso al credito e del rapporto difficile con le banche, lo sviluppo della continuità territoriale per la Sardegna, la valorizzazione e la tutela dei prodotti agroalimentari locali.

“È necessario che l'Ue ascolti con maggiore attenzione la voce delle micro e piccole imprese", ha dichiarato Matzutzi, "ma soprattutto di quell’economia reale che rappresenta la vera forza della Sardegna e

del nostro Paese. L'istituzione Europea è l’unico strumento efficace per fermare i troppi 'no' che oggi avvertiamo a tutti i livelli".

Alle richieste poste dalla delegazione di Confartigianato Sardegna, ha risposto Tajani: "Le piccole e medie imprese hanno dimostrato grande capacità nel saper reagire e reggere ai momenti congiunturali difficili – ha affermato – ma l’imprenditoria che voi rappresentate ha bisogno di interventi per essere protetta dal punto di vista economico e per crescere. Bisogna quindi pensare a un’Europa più attenta ai bisogni di quel 98% di piccole imprese che rappresenta economia e lavoro per i territori e per le nuove generazioni".

"Nel prossimo ciclo di programmazione europea 2021-2027 ci saranno tanti fondi a disposizione per piccole e medie e imprese in tanti settori – ha commentato Cicu - soprattutto per l’export e il turismo ma anche per innovare, investire e aprire nuove strade verso l'internazionalizzazione".

(Unioneonline/F)
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