La vera star del ponte di Pasqua e Pasquetta è l'agriturismo.

Sono almeno un milione le persone, tra italiani e stranieri, con un aumento del 15% rispetto allo scorso anno, che quest'anno sceglierà di trascorrere due giornate all'aria aperta e alla ricerca del buon cibo.

È quanto emerge da una stima di Coldiretti sulla base delle indicazioni di Campagna Amica: la massima affluenza, secondo i numeri, si prevede a Pasquetta.

"Un successo favorito anche - sottolinea la Coldiretti in un comunicato - dal calendario di una 'Pasqua alta', in primavera avanzata con il risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina".

Alle basi del successo dell'agriturismo c'è anche la possibilità - sottolinea Coldiretti - di mangiare i piatti della cultura popolare locale, cucinati dagli agrichef, i cuochi contadini che utilizzano i prodotti da loro stessi coltivati in azienda.

"L'alimentazione non solo è diventata la principale voce del budget turistico ma spesso - sottolinea la Coldiretti - indirizza la scelta delle destinazioni".

Nella scelta della meta del viaggio il 59% dei turisti italiani valuta come importante o importantissima la presenza di un'offerta enogastronomica e fra le esperienze più apprezzate ci sono, nell'ordine, la visita a un'azienda agricola (39%), di una cantina (31%) e di un caseificio (27%), secondo l'ultimo Rapporto sul turismo enogastronomico 2019.

"Sono oltre 23mila gli agriturismi presenti nella Penisola - precisa la Coldiretti -, per un fenomeno che negli ultimi dieci anni ha visto un vero e proprio boom, con percentuali di crescita in doppia cifra, dal numero di aziende (+32%) a quello dei posti a tavola (+37%), dai posti letto (+40%) alle piazzole di sosta (+67%), fino allo stesso valore economico del settore, salito a 1,36 miliardi (+24%), secondo un'analisi Coldiretti su dati Istat".

(Unioneonline/D)
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