Domani incrociano le braccia i lavoratori delle profumerie Douglas dell’Isola.

Lo sciopero regionale è stato proclamato dalla Filcams Cgil a causa della chiusura di 12 profumerie, un terzo della rete Douglas in Sardegna.

In concomitanza con la mobilitazione nazionale avviata dopo l’annuncio della serrata di 128 punti vendita i lavoratori sardi daranno vita a un presidio davanti al comune di Olbia in mattinata.

“Siamo preoccupati per la scelta della società che nella nostra regione mette a rischio 35 posti di lavoro”, afferma la segretaria Filcams Sardegna Nella Milazzo ricordando che “si tratta prevalentemente di lavoratrici con un solo reddito e figli a carico, donne che hanno già pagato un prezzo altissimo in questa pandemia”.
La Filcams fa un appello al senso di responsabilità del gruppo Douglas: “Oggi più che mai, in un momento di emergenza sanitaria che ha creato disagio e disoccupazione, non è accettabile che le imprese puntino unicamente al profitto”.
Obiettivo della mobilitazione è spronare il gruppo a definire un piano industriale di ampio respiro che metta in sicurezza la continuità occupazionale e sollecitare un intervento delle istituzioni locali sul ministero per l’apertura del confronto atteso ormai da mesi.
“Non possiamo permetterci di perdere altri posti di lavoro, soprattutto in una fase in cui il settore del commercio al dettaglio sta attraversando una crisi senza precedenti”, conclude Nella Milazzo annunciando che “il sindacato farà tutto ciò che è nelle sue possibilità perché nessuno sia lasciato senza tutele e senza prospettive”.

(Unioneonline/L)

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